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I viaggi di Gulliver
ipotesi di straniamento urbano

I Viaggi di Gulliver è un progetto di spettacolo multimediale, caratterizzato da
• testo di Swift riadattato dal gruppo secondo criteri sintetici ed ellittici
• partecipazione di 6 attori e tre musicisti
• scenografie reali e videoproiezioni di materiali preregistrati e in diretta
• dinamica veloce e cinematografica
• struttura itinerante o - dove non fosse possibile - utilizzazione totale degli spazi
• trattamento delle voci con tecnologie audio.

Inizialmente concepito come spettacolo per il palcoscenico, ‘I viaggi di Gulliver’, nel corso della sua elaborazione e delle sue prime dimostrazioni di lavoro, si è andato strutturando come evento da inserire nel territorio, in spazi inconsueti.

Infatti la particolare strutturazione del testo di Swift e l’elaborazione scenica che ne abbiamo tratta prevedono una partecipazione itinerante del pubblico, che si trova a condividere percezioni spaziali e prospettiche di ambienti insoliti.

Abbiamo individuato delle possibili tipologie (e topologie) per lo spettacolo:
Esterni (parco, giardino, litorale, zone d’acqua, ecc.)
Interni (purché in ambiente ampio: fabbrica, villa storica, castello, o altro)
Combinazione tra interni e esterni (comprensori di diversa natura)

1. Sala teatrale
Il teatro utilizzato nella sua totalità, dal foyer ai camerini ai corridoi al palco. Senza però dover costringere il pubblico a una partecipazione numerica eccessivamente bassa, occorre pensare a un percorso sensato, fruibile e godibile. Alcune scene o azioni potranno in tal caso essere ripetute, tenendo poi lo spazio scenico come teatrino-teatrone per le parti che presuppongono macchinerie ecc.

2. Parco, giardino
In tutta Italia esistono parchi e giardini di ville storiche, o di edifici che cercano una nuova valorizzazione. Si possono studiare dei brevi percorsi che implichino cambi di prospettiva (bosco fitto/radura; interno degli edifici/esterni o terrazze, ecc).

3. Percorsi cittadini e/o naturali
Pensiamo anche alla possibilità di un Gulliver che si svolge su un mezzo di locomozione, con un’azione tenuta da attori (continuum riflessivo), passando per tappe, stazioni o approdi, dove avvengono scene diverse. Un percorso molto interessante potrebbe essere su corsi d’acqua navigabili (fiumi, laghi o canali). Nel caso specifico il tema del viaggio, parodico in Swift, acquisterebbe una particolare valenza, per la presenza dell’elemento acqua.

4. Zone naturali
In aree recuperate alla fruizione della cittadinanza di particolare importanza ambientale o sociale, puntando al coinvolgimento di associazioni, singoli artisti o gruppi attivi sul campo.

5. A - Edifici storici
Anche questo inserimento, come del resto i precedenti, presenta particolari problematiche dal punti dista del rispetto dei luoghi, sicurezza, ecc. ma allo stesso tempo ci sembra un’iniziativa che può rivitalizzare ambienti e strutture architettoniche normalmente fruite in modo esclusivamente museale.

5. B - Edifici industriali
Il recupero di strutture industriali dismesse ha ormai una lunga tradizione e può essere preso in considerazione anche per questo progetto Gulliver.

La durata del lavoro varia in relazione ai tempi utili e ragionevoli di percorrenza e di fruizione degli spazi. Indicativamente è tra i 60 e i 90 minuti.

La scheda tecnica dipende anch’essa dagli spazi scelti. In particolare la scelta di ambientazione esterne implica una cura particolare nella fonica (radiomicrofoni ecc.) e nelle videoproiezioni previste.

Un primo studio sui Viaggi di Gulliver è stato proposto al C.S.O.A. Forte Prenestino nell’ambito di SABIR nei giorni 17 e 18 maggio.
Il lavoro è stato documentato da Alberto Grifi e da Flavia Fasano, che ringraziamo per le fotografie che compaiono anche nella sinossi.