CYBERIA

Noi e il virtuale

Il fenomeno delle Realta' Virtuali ha sollevato un dibattito e un'attenzione eccezionale sia sull'avanzamento tecnologico che sulle modificazioni psicologiche e percettive che verranno determinate dall'avvento digitale.

Si tratta di comprendere cosa sia possibile attuare con queste nuove tecnologie , iniziandole a considerare sempre più come nuovi linguaggi.

E' infatti attraverso un approccio umanista, in grado cioè di stabilire un rapporto culturale e non solo meccanicistico (in cui si tende a considerare le tecnologie solo come "strumenti"), che sarà possibile comprendere mutazioni che ora sono solo ad uno stadio embrionale, suscettibili quindi di una conversione produttiva e sociale a misura d'uomo.

E' necessaria infatti una consapevolezza culturale che possa produrre un "valore d'uso" delle tecnologie , verso un potenziamento delle qualita' umane. Attraverso la multimedialità, il virtuale e la comunicazione telematica è possibile cogliere una nuova qualita' culturale se non antropologica che è forse opportuno definire come un nuovo paradigma cognitivo. Attraverso i sistemi digitali è possibile realizzare ipermedia che sollecitano le attivita' percettive a ristabilire un equilibrio con le funzioni di decodifica dei linguaggi alfabetici, armonizzandole con le più naturali combinazioni associative della mente.

E' quindi possibile pensare una nuova qualita' dei processi dell'apprendimento.

La questione del virtuale non e' da porre cosi' solo in termini tecnologici ma psicologici: si tratta di arrivare a riconsiderare il rapporto tra uomo e mondo.

Nella comunicazione telematica ad esempio cambia la percezione del tempo e dello spazio, un aspetto determinante per comprendere il senso di navigazione nelle reti, di cui il fenomeno dell'"lnternet surfing" è l'aspetto più vistoso. Esperienze di nuova natura percettiva che espanderanno non solo le coscienze ma il mercato del futuro: quello dell' informazione e della conoscenza.

Al punto in cui siamo si tratta quindi di proiettarsi verso gli Scenari del Virtuale per comprendere il possibile: ovvero coniugare le nuove possibilita' con le pratiche in divenire nei diversi campi: da quello della didattica a quello di una nuova spettacolarita' in cui rilanciare il gioco delle percezioni.

Carlo Infante

conferenza, gennaio 1994